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Abitazione
            

Alloggio costituito da un solo locale o da un insieme di locali (stanze e vani accessori), costruito con quei requisiti che lo rendono adatto ad essere dimora stabile di una o più persone, anche nel caso in cui una parte sia adibita ad ufficio (studio professionale, ecc.). Dotato di almeno un accesso indipendente dall'esterno (strada, cortile, ecc.) o da spazi di disimpegno comune (pianerottoli, ballatoi, terrazze, ecc.), un accesso cioè tale che non comporti il passaggio attraverso altre abitazioni. Separato da altre unità abitative da pareti. Inserito in un edificio.

 
Abitazioni occupate da residenti
            

Abitazioni occupate da persone che hanno dimora abituale nelle stesse, anche se temporaneamente assenti alla data del censimento.

 
Altre abitazioni
            

Abitazioni non occupate oppure abitate solamente da persone che non hanno dimora abituale nelle abitazioni stesse.

 
Altro tipo di alloggio
            

Alloggio non classificabile come abitazione presso il quale, al momento del censimento, dimorano abitualmente o temporaneamente una o più persone. Ne sono esempi: le roulotte, le tende, i caravan, i camper, i container; le baracche, le capanne, le casupole, le grotte; le rimesse, i garage, le soffitte, le cantine; gli alloggi contenuti in costruzioni che non sono edifici (secondo la definizione di edificio).

 
Componenti permanenti delle convivenze
            

Persone che hanno dimora abituale in convivenza, anche se assenti alla data del censimento.

 
Convivenza
            

Insieme di persone che, senza essere legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili. Le persone addette alla convivenza per ragioni di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate membri permanenti della convivenza purché non costituiscano famiglia a sé stante. I principali tipi di convivenza sono: istituti d'istruzione, istituti assistenziali, istituti di cura pubblici e privati, istituti penitenziari, convivenze ecclesiastiche, convivenze militari e di altri corpi accasermati, alberghi, pensioni, locande e simili, navi mercantili, altre convivenze (ad esempio, case dello studente).

 
Densità per Kmq
            

Numero di abitanti per chilometro quadrato.

 
Edificio
            

Si intende per edificio una costruzione di regola di concezione ed esecuzione unitaria; dotata di una propria indipendente struttura; contenente spazi utilizzabili stabilmente da persone per usi destinati all’abitazione e/o alla produzione di beni e/o di servizi, con le eventuali relative pertinenze; delimitata da pareti continue, esterne o divisorie, e da coperture; dotata di almeno un accesso dall’esterno.

 
Edificio per abitazione
            

Si intende un edificio progettato, costruito ed utilizzato (anche in seguito ad una variazione d’uso, od anche solo per un periodo) solo o principalmente a fini abitativi.

 
Famiglia
            

Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune.

 
Numero medio di componenti per famiglia
            

E’ calcolato dividendo il totale dei residenti in famiglia per il numero delle famiglie.

 
Popolazione presente
            

Per ciascun comune è costituita dalle persone presenti nel comune alla data del censimento ed aventi in esso dimora abituale nonché dalle persone presenti nel comune alla data del censimento ma aventi dimora abituale in altro comune o all'estero.

 
Popolazione residente
            

Per ciascun comune è costituita dalle persone aventi dimora abituale nel comune, anche se alla data del censimento sono assenti perché temporaneamente presenti in altro comune italiano o all’estero.

 
Straniero non residente
            

Persona di cittadinanza non italiana che non ha dimora abituale nell’alloggio o nella convivenza dove è stata censita.

 
Straniero residente
            

Persona di cittadinanza non italiana che ha dimora abituale nell’alloggio o nella convivenza dove è stata censita ed è iscritta in anagrafe, o è in possesso dei requisiti per l'iscrizione in anagrafe.

 
Zona altimetrica
            

Ripartizione del territorio nazionale in zone omogenee derivanti dall'aggregazione di comuni contigui costruite di norma sulla base di valori soglia altimetrici. Si distinguono zone altimetriche di montagna, di collina e di pianura.

 
Zona altimetrica di collina
            

Il territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudini, di regola, inferiori a 600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale ed Insulare. Eventuali aree di limitata estensione aventi differenti caratteristiche, intercluse, si considerano comprese nella zona di collina.

 
Zona altimetrica di montagna
            

Il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non inferiori a 600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale e Insulare. Gli anzidetti livelli altitudinali sono suscettibili di spostamento in relazione ai limiti inferiori delle zone fitogeografiche dell'Alpinetum, del Picetum e del Fagetum, nonché in relazione ai limiti superiori delle aree di coltura in massa della vite nell'Italia settentrionale e dell'olivo nella Italia centromeridionale e Insulare. Le aree intercluse fra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani ed analoghe configurazioni del suolo, s'intendono comprese nella zona dì montagna.

 
Zona altimetrica di pianura
            

Il territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall'assenza di masse rilevate. Si considerano nella zona di pianura anche le propaggini di territorio che nei punti più discosti dal mare si elevino ad altitudine, di regola, non superiore ai 300 metri, purché presentino nell'insieme e senza soluzione di continuità, inclinazione trascurabile rispetto al corpo della zona di pianura. Si escludono dalla pianura i fondovalle aperti ad essa oltre l'apice delle conoidi fluviali ancorché appiattite e si escludono, altresì, le strisce litoranee pianeggianti di modesta estensione. Eventuali rilievi montagnosi o collinari, interclusi nella superficie pianeggiante e di estensione trascurabile, si considerano compresi nella zona di pianura.

 
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